Vogliamo occuparci di una serie di problematiche che colpiscono moltissime donne, anche se per vari motivi poche sono pronte a parlarne apertamente, anche con il loro medico. Incontinenza urinaria, prolasso della vescica, cistiti, dolori e bruciori vaginali… come prevenirle, come curarle?
Un numero sempre crescente di donne vedono limitarsi nell’autonomia e nella libertà di una passeggiata spensierata, di una sessualità serena, di frequentare luoghi affollati per paura di non fare in tempo… Il primo passo per riprendere le redini della propria indipendenza deve essere parlarne, sottoporsi a visite e controlli periodici, non vergognarsi, tantomeno credere che l’incontinenza sia “normale” e che convivere con pannolini e assorbenti sia la soluzione al problema!
COS’E’ IL PAVIMENTO PELVICO?
Il pavimento pelvico è un insieme di ossa, muscoli e tessuto connettivale che costituisce la struttura di chiusura inferiore della cavità addominale. La sua funzione è di notevole importanza, in quanto funge da sostegno e supporto ali organi pelvici (vescica, utero e retto), mantenendoli in sede rispetto alla forza di gravità e agli aumenti di pressione intraddominale che si verificano durante le attività di vita quotidiana. Partecipa inoltre attivamente ai meccanismi di minzione e defecazione, garantisce la continenza urinaria e fecale ed è responsabile di una qualità di vita sessuale soddisfacente. Funge inoltre da sostegno dell’utero gravidico ed è parte attiva durante il parto vaginale.
LE DISFUNZIONI ASSOCIATE
Per queste sue notevoli funzioni, nel corso della vita il pavimento pelvico è sottoposto a numerose sollecitazioni che possono causarne un malfunzionamento e provocare l’insorgenza di problematiche ad esso associate, quali:
- Disfunzioni urinarie (incontinenza urinaria, ritenzione, urgenza, frequenza, disuria, nicturia, cistiti ricorrenti)
- Disfunzioni colon-proctologiche (incontinenza fecale, stipsi)
- Alterazioni della statica pelvica (prolasso di vescica, utero, retto)
- Disfunzioni sessuali (dispareunia, vaginismo, disfunzione erettile, eiaculazione precoce)
- Dolore pelvico persistente (vulvodinia, nevralgia del pudendo)
- Dolore conseguente a patologie ginecologiche (endometriosi), urologiche (cistite interstiziale), gastrointestinali (colon irritabile e disbiosi).
In presenza di uno o più di questi sintomi è fondamentale rivolgersi ad un professionista specializzato in riabilitazione perineale. Avere un pavimento pelvico in buona salute è fondamentale per non andare incontro a disfunzioni che coinvolgano la cavità pelvica.
PERCHE’ E’ IMPORTANTE LA RIABILITAZIONE
In tutte queste circostanze è consigliabile intraprendere un percorso di riabilitazione finalizzato ad:
- Aumentare la percezione e la coscienza della zona pelvica;
- Garantire la capacità di contrazione e rilasciamento dei muscoli perineali;
- Garantire la continenza urinaria e fecale, correggendo eventuali cattive abitudini acquisite;
- Mantenere una buona sensibilità vaginale per una vita sessuale soddisfacente;
- Ripristinare la fisiologica coordinazione e la sinergia dei muscoli addominali e perineali;
- Verificare ed eventualmente correggere la dinamica respiratoria;
- Consigliare un’adeguata strategia comportamentale minzionale e defecatoria;
- Ristabilire la fisiologica coordinazione tra i gruppi muscolari coinvolti nella funzione alterata e prevenire l’insorgenza di sintomi ad esso correlati;
- Consigliare e addestrare all’utilizzo di ausili terapeutici.
La riabilitazione perineale ricopre inoltre un ruolo fondamentale di prevenzione:
- nel pre-partum e post-partum, a causa delle grandi modificazioni corporee che la gravidanza comporta;
- prima e dopo interventi chirurgici alla prostata, alla vescica, all’uretra e all’utero, sia a scopo preventivo che curativo.
In gravidanza è consigliabile intraprendere un training perineale in preparazione al parto, finalizzato alla gestione riabilitativa di una eventuale disfunzione presente prima o durante la gravidanza ed a prevenire lacerazioni periparto al fine di migliorare l’outcome di incontinenza e prolasso che si possono verificare nel periodo successivo al parto.
IL PERCORSO RIABILITATIVO
Il percorso di riabilitazione prevede un ciclo di sedute in ambulatorio associato ad esercizi da eseguire presso il proprio domicilio.
Occorre precisare che le sedute in ambulatorio si effettuano in ambienti adeguati, nel rispetto della privacy e del confort del paziente. Il fisioterapista, professionista sanitario laureato e adeguatamente formato, ha a disposizione un bagaglio di conoscenze tecniche e metodologie che, integrate, risultano determinanti nella cura delle patologie perineali.
La terapia è altamente personalizzata sul paziente e prevede una prima seduta di valutazione iniziale da parte del fisioterapista, a seguito della quale verrà impostato un percorso terapeutico strutturato basato su:
- Educazione comportamentale su abitudini minzionali e defecatorie
- Esercizi per presa di coscienza della muscolatura pelvica
- Esercizi di contrazione e rilassamento dei muscoli pelvici
- Gestione della respirazione e delle pressioni intra-addominali
- Terapia manuale e massaggio perineale
- Stretching della muscolatura degli arti inferiori
- Trattamento di cicatrici
- Biofeedbck ed elettrostimolazione perineale
- Strumenti di supporto (coni e dilatatori vaginali)
Quando è necessario dunque fare una valutazione del pavimento pelvico?
- se hai perdite urinarie, anche solo qualche goccia, con uno starnuto o con un colpo di tosse o durante l’attività sportiva;
- se ti è capitato almeno una volta di sperimentare uno stimolo urinario talmente forte e irrimandabile tale da renderti difficile raggiungere il bagno;
- se hai la sensazione di non svuotare bene la vescica o l’intestino;
- se ti è capitato di provare dolore durante o dopo i rapporti o se soffri di fastidi o bruciori intimi;
- se soffri di cistiti o infezioni ricorrenti;
- se sei in gravidanza da almeno 4 mesi o hai partorito e sono passati già 2 mesi;
- se hai sensazione di peso al basso ventre o il ginecologo ti ha diagnosticato il prolasso degli organi pelvici;
- se soffri di stipsi e devi spingere tanto per evacuare;
- se sei in menopausa e hai notato cambiamenti nella tua sfera intima o hai poca sensibilità nella zona perineale.
In presenza di queste condizioni è fondamentale rivolgersi ad un professionista specializzato per effettuare una valutazione del tuo pavimento pelvico.
Prenditi cura di te, la riabilitazione ti aiuterà a stare meglio!